giovedì 17 maggio 2012

Dalle piante preistoriche alla produzione di seta

I volontari di Legambiente al lavoro per censire le specie arboree del canale Navile, dagli esemplari di Equisetum, piante preistoriche già presente nel devoniano, ai gelsi, testimoni della storia della lavorazione della seta a Bologna: le attività proseguono con le escursioni del 19 e 26 maggio.

Continuano le attività di Legambiente all'interno del progetto "L'acqua tra passato e futuro" realizzato dai circoli SettaSamoggiaReno, ImolaMedicina e Turismo alla scoperta del territorio della provincia di Bologna, dalla Chiusa di Casalecchio ai territori della bonifica.

In questi giorni i volontari dell'associazione sono al lavoro per censire e fotografare le varie specie arboree che sorgono lungo il canale Navile, che rappresenta un grande serbatoio di biodiversità. Gli esemplari presenti infatti spaziano dall'Equisetum (o coda cavallina), pianta preistorica, di cui si trovano già tracce le devoniano (circa 350 milioni di anni fa), fino ai più recenti gelsi, oggi rinomati soprattutto per le more da cui si trae una dolce marmellata, ma un tempo diffusissimi nella campagna bolognese in quanto le foglie erano utilizzate per l'alimentazione dei bachi da seta.

Sono già oltre 100 gli alberi catalogati da Legambiente, con oltre 1000 foto già visibili nella galleria fotografica di www.legambienteonline.it e su di una mappa digitale su cui man mano si sta componendo il quadro delle specie arboree visibili lungo il canale, dalle farnie agli aceri, dalle robinie agli alberi di Giuda, dai mirabolani ai salici, e poi ancora carpini, ontani, sambuco, rosa canina, paulonia.

Il patrimonio già censito sarà inoltre "raccontato" dai volontari di Legambiente Sabato 19 e 26 maggio durante le escursioni rivolte a turisti e cittadini alla scoperta della storia e delle specie arboree del canale Navile: grazie alla collaborazione con il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, sarà possibile effettuare una visita guidata gratuita all'interno del museo per scoprire la storia idraulica di Bologna, strettamente collegata al primo sviluppo industriale della città, ed in particolare alla lavorazione della seta, per poi proseguire all'esterno, per un'escursione alla scoperta dei manufatti idraulici ancora presenti, le tracce della storia industriale di Bologna (fornaci, cartiere, centrali idroelettriche) oltre alla fauna e alle flora che sorge lungo il canale. 

L'appuntamento è alle 10:00 al Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123, nei pressi del sostegno del Battiferro).

Le visite guidate sono gratuite, dato il numero di posti limitato è necessaria la prenotazione, contattando Legambiente Turismo al numero 051-243080 o all'indirizzo mail: portagalliera@legambienteonline.it

Per maggiori informazioni sulle attività svolte e in programma, le gallerie fotografiche, i video reportage e le mappe dei censimenti in corso di svolgimento: www.legambienteonline.it

Nessun commento:

Posta un commento